lunedì 1 maggio 2023

Passeggeri della notte - Mikhaël Hers

questi francesi non smettono di stupire, un piccolo film, una piccola storia fatta di tante storie, da quella di Elisabeth a quella di Tululah.

non succede niente, sembra, solo la vita, di una famiglia poco fortunata, ma resistente.

Elisabeth è l'anima del film, ha la forza di tenere insieme tutto, miracolosamente.

come spesso succede, Passeggeri della notte arriva a un anno dall'uscita, in poche sale.

non perdetevi questo piccolo gioiellino, cercatelo e godetene tutti.

buona (notturna) visione - Ismaele

 

 

 

…Nel film, presentato a Berlino nel 2022, si respira una certa air du temps, evocata dalla musica d’allora e dal cinema rohmeriano, anche attraverso la citazione esplicita di Le notti della luna piena, oltre che dalla voglia generale, fra i giovani, della trasgressione: i piercing, le minigonne ridottissime e la violazione dei tabù e delle regole sociali.

 

Il racconto, sempre molto intimo, sgorga dalla solidarietà che si stabilisce fra i personaggi, dalla necessità profonda di aiutarsi nel dolore, nella malattia, nel pericolo che può cambiare le attese…

La compassione, dunque, è il senso della vita, secondo questo autore minimalista e pudico, che affascina e coinvolge gli spettatori, almeno quelli che apprezzano il racconto disteso e non urlato, in questi tempi in cui la pornografia del dolore e lo stridore dissonante dei rumori sembrano travolgere le verità profonde del cuore.

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Siguiendo el magnífico guion, sus intérpretes se sumergen en la intimidad de una familia normal, ordinaria, pero al mismo tiempo universal. Les passagers de la nuit, sin dramatizar una situación complicada, apuesta por la sensibilidad de sus personajes. El amor y la comprensión son la manera idónea de afrontar los problemas cotidianos, dejando un grato sabor de boca, de esperanza, al salir de la sala de cine.

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il tema principale rimane comunque il tempo, il tempo che inesorabile passa e passa soprattutto sulle persone con il dono (o la maledizione) della sensibilità, che ne sentono tutto il peso sulle spalle. È il tempo che passa sulle vite ordinarie, non succede niente di che in fondo, ma niente è più tragico del vedere lo scorrere della vita e non poter fermare gli attimi.

Attimi che scorrono proprio nel quindicesimo arrondissement di Parigi, la città eterna, qui riprodotta attraverso immagini di repertorio (compare anche un documentario di Claire Denis che riprende Jacques Rivette) e le mura della caotica, calda e altissima casa di Elisabeth, che non è sola a vivere un percorso di formazione e crescita, perché anche il figlio più piccolo, sta iniziando a scoprire che la vita tanto più è bella, quanto più è amara.

Lo stile di regia è asciutto, con movimenti di macchina delicati e con dei bellissimi inserti di filmini di famiglia in pellicola super 8 che ricordano la bellezza di un periodo dove si poteva sognare e sperare in un mondo migliore.

Insomma, un piccolo gioiello da non perdere, una delicata poesia che un po’ straccia e un po’ scalda il cuore.

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Mikhäel Hers ha conseguido, así, una película sobresaliente, en la que el talento de su elenco, especialmente Charlotte Gainsbourg, se nutre de un guion excelente y una fotografía —de Sébastien Buchmann— sobria pero ingeniosa. Passengers of the night es una aproximación sincera y emotiva a una época histórica concreta, en cierta medida, pero, sobre todo, a una época emocional, y sus mecanismos operan, como decíamos más arriba, de modo parecido al de una sucesión de cariñosas evocaciones, recuerdos de un pasado imperfecto, con ese dispositivo inexplicable por el que se conservan en la memoria algunos detalles con mayor claridad y otros no, y que, sin embargo, atesoran en su interior una poderosa e insospechada intensidad.

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La collocazione temporale permette all'autore di disseminare lungo Passeggeri della Notte numerosi omaggi, schegge di memoria personale più o meno evidenti. 

Il primo e più evidente tributo lo possiamo scorgere immediatamente: la trasmissione condotta da Vanda ricorda incredibilmente un format radiofonico di durata ultraventennale condotto tra gli anni '70 e '90 da Jean-Charles Ashero; l'assonanza tra “Les choses de la nuit” (Le cose della notte) e Passeggeri della Notte è lì, in bella mostra.

L'autore inoltre interseca due prime volte: durante il suo primo incontro romantico il giovane Matthias è combattuto tra la decisione di scambiarsi i primi baci con una sua compagna di classe e la possibilità di seguire la finale dell'Europeo di Calcio del 1984, il primo poi vinto dalla Francia che ne era anche il Paese organizzatore.

Il più commovente omaggio cinefilo è però chiaramente quello riservato a Pascale Ogier, fenomenale attrice scomparsa alla vigilia del suo 26° compleanno nel 1984: Talulah e Matthias vanno a vedere i suoi film, Le pont du Nord di Jacques Rivette e Le notti della luna piena di Éric Rohmer, opera che le valse l'immortalità e il Prix d'interprétation féminine al Festival del Cinema di Cannes.

I due se ne innamorano perdutamente, malgrado la loro prima scelta fosse un altro film di grande richiamo di quell'annata. Birdy - Le ali della libertà, di Alan Parker.

A ben vedere, Talulah è integralmente configurabile come un grande inno a Pascale Ogier: condivide lo spirito vagabondo dei suoi personaggi, la sua acconciatura e persino l'iconico chiodo da lei sfoggiato in Le pont du Nord.

Il suo personaggio apre Passeggeri della Notte e si presta a essere il più vicino alla prospettiva dello spettatore.

Lasciando convergere una pluralità di elementi con naturalezza, il regista Mikhaël Hers riesce a rendere gli spettatori stessi passeggeri della notte all'interno di un viaggio che, di fatto, è terreno comune. 

Man mano che la navigazione prosegue, le strette delle difficoltà di ciascun personaggio lasciano il passo al caldo abbraccio di un film che ci porta a osservare la placida, ma inesorabile, bellezza del cambiamento.

Dopo essere stato in concorso al Festival del Cinema di Berlino 2022 e aver fatto poco dopo una fugace apparizione sugli schermi italiani al Rendez-Vous, festival dedicato al Cinema francese, Passeggeri della Notte arriva nelle nostre sale grazie alla distribuzione di Wanted Cinema con il suo carico di emozioni tenui, ma universali.

L'ennesimo, fulgido esempio della vitalità e del pluralismo di voci del Cinema francese contemporaneo. 

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...Con una regia sofisticata, una fotografia che esalta i toni della notte e un comparto di brani musicali che ci cullano attraverso le emozioni dei personaggi di una sceneggiatura ben costruita, Hers confeziona un piccolo gioiello, un film da guardare una volta e su cui riflettere appena usciti dal ventre della sala.

Da vedere, soprattutto se amate i film in pieno stile estetico francese e le storie d’amore dalle mille sfumature.

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