mercoledì 25 gennaio 2012

Shame - Steve McQueen (2)

continua a girarmi in testa, e a scavare, e allora ci torno su.
mi ha colpito al musica di Bach suonata da Glenn Gould, Michael Fassbender angelo caduto e malato,
ascolta una musica da paradiso e vive una vita che è come la fiamma di una candela.
il film sembra un quadro e ogni scena una pennellata, e l'insieme è disturbante, come un quadro di Bacon.
decido quindi che non è da meno di "Hunger", che "Shame" è davvero un gran film. - Ismaele

12 commenti:

  1. Se ti ha fatto questo effetto allora vuol dire che ti ha colpito, senza dubbio.
    Non sapevo che le musiche fossero di Bach, funzionano alla grande!

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    1. la musica di Bach sarebbe la colonna sonora del paradiso, se esistesse. io ascolto spesso le Variazioni Goldberg, prima di andare a letto (so che sono state scritte per un nobile con l'insonnia) e mi giravano in testa e ho capito perché erano importanti nel film.
      in più è Glenn Gould che le suona!

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    2. Hai fatto bene a specificare "se esistesse". :D

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  2. Questo post mi è piaciuto nel suo essere genuino e conciso. A me il tempo purtroppo non ha fatto questo effetto, ma se n'è già parlato. Tuttavia sottoscrivo senza se e senza ma gli elogi alla musica scelta, che io ho colpevolmente, essendo fondamentale, dimenticato di sottolineare. È perfetta, tanto che se non fosse stata tale la pellicola non avrebbe avuto la forza che ha.

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    1. non dirai che scrivo post lunghi?
      sono spesso aforismi lunghi:)
      quella musica non è giusta per il film, è giusta per dirci che siamo angeli caduti, che aspiriamo al cielo, ma siamo intrappolati, come criceti nel

      mi viene in mente adesso che la scena di "Shame" nella quale Michael Fassbender piange sotto la pioggia rivolto al cielo assomiglia, mutatis mutandis a quella finale di "A serious man", dei fratelli Coen

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    2. Ahah, no. È che in realtà scritto così, suona come quei ripensamenti di qualcuno che sta zitto per un po', poi si gira e dice: "no, perché secondo me l'altro ieri quella cosa era così e non...". Ecco perché ho scritto che ho apprezzato la genuinità del post ;)

      Quanto al parallelo, se lo consideri nel modo in cui l'hai considerato e, come dici, con i dovuti distinguo, sì, ci può stare.

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  3. avevo già intenzione di vederlo, e la tua recensione mi conferma in questo proposito!

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  4. leggo qui (http://foglianuova.wordpress.com/2012/02/05/shame-di-steve-mcqueen/) una recensione del film di Mariarosa Mancuso, che non condivido per niente

    dice, tra l'altro:
    "Fatevi forti, qui ci sono un po’ di ot­timi argomenti per ridurre il film alle sue giuste proporzioni: “L’Ulti­mo tango a Parigi” dei nostri tempi. Stessa noia e stesse prete­se intellettuali: at­tendiamo un Franco Franchi e un Nando Cicero dei nostri tempi, che sottopongano “Shame” al trattamento “Ultimo tango a Zagarol”."

    paragonare "Shame" a "L’Ulti­mo tango a Parigi" per certi è una stroncatura definitiva, per me il massimo complimento.

    come dice Clint Eastwood: "Le opinioni sono come le palle. Ognuno ha le sue."

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    1. Devo ammettere che il film non mi ha entusiasmato nè coinvolto emotivamente, molto bello dal punto di vista tecnico ma il resto... proprio non è entrato nelle mie corde...

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    2. nessuno è perfetto:)

      scherzo, è che siamo tutti diversi e leggiamo e vediamo in modo diverso la gran parte delle cose (meno male!)

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    3. un interessante articolo su Steve McQueen:

      http://www.schermaglie.it/primopiano/1855/hunger-shame-steve-mcqueen

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