nel 1924 Giacomo Matteotti, a causa delle sue posizioni e discorsi antifascisti, fu rapito e assassinato su ordine di Mussolini.
il film racconta e ricostruisce senza ambiguità i fatti e le troppe cautele dei politici antifascisti.
gli attori sono bravissimi, come il regista, meno conosciuto dei suoi colleghi, ma non meno bravo dei registi famosi.
in tempi di governi nostalgici degli assassini fascisti, ed emanazione della P2, andrebbe programmato una volta alla settimana in tv, ma sarà impossibile.
un film da non perdere, senza dubbio.
buona (antifascista) visione - Ismaele
QUI
…Il focus del film è tutto sulle dinamiche di potere
che si dispiegano a seguito di questi fatti, e sulla contrapposizione tra i
sofismi dei politici e la violenza agita sui corpi delle vittime: il
manganello, per parafrasare De Andrè, non ha una natura gentile, e quando cala
sulle ossa e sui crani delle vittime non fa distinzioni sottili ma crea traumi
destinati a durare a lungo, nel corpo e nello spirito. Se buona parte del
popolo, operai e contadini in testa, è pronto a scendere in piazza per
rivendicare la fine delle violenze ed elezioni libere, i suoi rappresentanti
del popolo, imbalsamati nei loro panciotti e infiocchettati dai papillon,
discettano di Aventino, ritengono che non sia ancora il momento per reagire, si
spingono addirittura a spartirsi le poltrone per il dopo Mussolini, confidando
che il rapimento e il delitto avrebbero destabilizzato il Paese fino a far
cadere il Governo.
Una distanza incolmabile tra politica e vita reale,
evidenziata nelle riunioni dei leader dell’opposizione; ma anche nei confronti
tra industriali e agrari, nelle faide interne al partito fascista, nelle
minacce delle squadracce allo stesso capo del Governo. Spicca la dissonanza
espressiva e semantica tra gli squadristi, dal linguaggio volgare e primitivo,
e i politici, dall’eloquio elegante e cardinalizio: ma ad avere la meglio, e a
condurre il Paese al Ventennio, è il combinato tra ignavia delle opposizioni e
violenza di chi detiene il potere…
Bisogna assolutamente
guardare questo film, è un appello questo. Florestano Vancini offre un quadro
lucido, esposto con chiarezza, teso e avvincente, di un periodo (anche
abbastanza recente) della storia italiana AGGHIACCIANTE. C’è da far tremare i
polsi, chiedersi come sia stato possibile consentire al nostro paese di vivere
una tale esperienza. “Il delitto Matteotti” potrebbe definirsi quasi un
thriller politico, l’esempio di un cinema impegnato, tipico degli anni ’70,
oggi solo sporadicamente ripetibile.
…Film di
ricostruzione storica in puro stile anni ’60 e ’70 del secolo scorso con un
sapore da inchiesta giornalistica tipo Chi l’ha visto.
Non è un
capolavoro ed in alcuni punti perde leggermente mordente anche se comunque
rimane un ottimo calcio in faccia alle spinte fascistoidi che a moti ondosi
bagnano i nostri lettini democratici dove è il popolo a comandare, in bocca e
sulle gengive alla classe borghese.
In bocca.
Sulle
gengive.
Un capolavoro assoluto. Il più bel film contro il
fascismo (il che equivale a dire “sul fascismo”) della quindicina che ho visto
sinora (e sono tutti bei film, alcuni gran bei film). Una perla scintillante.
Raramente un film riesce a coniugare tutto: verità
storica; interesse su questioni storicamente fondamentali (come purtroppo il
fascismo in Italia); perfezione tecnica nella ricostruzione storica di
sceneggiatura, scenografia e costumi; recitazione di alto livello da parte di
tutti (protagonisti e non), di un cast che nella media è strepitoso; musica;
soprattutto, regia…
dopo dei bellissimi titoli di testa che ci fanno un
quadro della situazione contemporanea del film, veniamo catapultati in un modo
dove la retorica e l'oratoria la fanno da padrone.
Si perchè il film è un lunghissimo dialogo, un esempio
di film politico discorsivo dove soprattutto i personaggi di Nero, Matteotti, e
Adorf, Mussolini, hanno i momenti più interessanti e affascinanti (tra
l'altro bravissimi entrambi con menzione speciale per un Adorf che non ti
aspetti).
e tutti questi dialoghi scritti splendidamente sono la
vera forza del film, catturano appassionano e fanno capire più di quanto
scritto. lodevole anche la costruzione dei personaggi.
un film che deve la sua forza ad una grandiosa
scrittura, anche se per i gusti attuali può risultare lento e compassato,
ma in realtà è imprescindibile del genere.
Nessun commento:
Posta un commento