sabato 23 agosto 2025

Il caso Matteotti - Florestano Vancini

nel 1924 Giacomo Matteotti, a causa delle sue posizioni e discorsi antifascisti, fu rapito e assassinato su ordine di Mussolini.

il film racconta e ricostruisce senza ambiguità i fatti e le troppe cautele dei politici antifascisti.

gli attori sono bravissimi, come il regista, meno conosciuto dei suoi colleghi, ma non meno bravo dei registi famosi.

in tempi di governi nostalgici degli assassini fascisti, ed emanazione della P2, andrebbe programmato una volta alla settimana in tv, ma sarà impossibile.

un film da non perdere, senza dubbio.

buona (antifascista) visione - Ismaele


  

QUI o QUI si può vedere il film completo

 


 

…Il focus del film è tutto sulle dinamiche di potere che si dispiegano a seguito di questi fatti, e sulla contrapposizione tra i sofismi dei politici e la violenza agita sui corpi delle vittime: il manganello, per parafrasare De Andrè, non ha una natura gentile, e quando cala sulle ossa e sui crani delle vittime non fa distinzioni sottili ma crea traumi destinati a durare a lungo, nel corpo e nello spirito. Se buona parte del popolo, operai e contadini in testa, è pronto a scendere in piazza per rivendicare la fine delle violenze ed elezioni libere, i suoi rappresentanti del popolo, imbalsamati nei loro panciotti e infiocchettati dai papillon, discettano di Aventino, ritengono che non sia ancora il momento per reagire, si spingono addirittura a spartirsi le poltrone per il dopo Mussolini, confidando che il rapimento e il delitto avrebbero destabilizzato il Paese fino a far cadere il Governo.

Una distanza incolmabile tra politica e vita reale, evidenziata nelle riunioni dei leader dell’opposizione; ma anche nei confronti tra industriali e agrari, nelle faide interne al partito fascista, nelle minacce delle squadracce allo stesso capo del Governo. Spicca la dissonanza espressiva e semantica tra gli squadristi, dal linguaggio volgare e primitivo, e i politici, dall’eloquio elegante e cardinalizio: ma ad avere la meglio, e a condurre il Paese al Ventennio, è il combinato tra ignavia delle opposizioni e violenza di chi detiene il potere…

da qui

 

Bisogna assolutamente guardare questo film, è un appello questo. Florestano Vancini offre un quadro lucido, esposto con chiarezza, teso e avvincente, di un periodo (anche abbastanza recente) della storia italiana AGGHIACCIANTE. C’è da far tremare i polsi, chiedersi come sia stato possibile consentire al nostro paese di vivere una tale esperienza. “Il delitto Matteotti” potrebbe definirsi quasi un thriller politico, l’esempio di un cinema impegnato, tipico degli anni ’70, oggi solo sporadicamente ripetibile.

da qui

 

…Film di ricostruzione storica in puro stile anni ’60 e ’70 del secolo scorso con un sapore da inchiesta giornalistica tipo Chi l’ha visto.

Non è un capolavoro ed in alcuni punti perde leggermente mordente anche se comunque rimane un ottimo calcio in faccia alle spinte fascistoidi che a moti ondosi bagnano i nostri lettini democratici dove è il popolo a comandare, in bocca e sulle gengive alla classe borghese.

In bocca.

Sulle gengive.

da qui

 

Un capolavoro assoluto. Il più bel film contro il fascismo (il che equivale a dire “sul fascismo”) della quindicina che ho visto sinora (e sono tutti bei film, alcuni gran bei film). Una perla scintillante.

Raramente un film riesce a coniugare tutto: verità storica; interesse su questioni storicamente fondamentali (come purtroppo il fascismo in Italia); perfezione tecnica nella ricostruzione storica di sceneggiatura, scenografia e costumi; recitazione di alto livello da parte di tutti (protagonisti e non), di un cast che nella media è strepitoso; musica; soprattutto, regia…

da qui

 

dopo dei bellissimi titoli di testa che ci fanno un quadro della situazione contemporanea del film, veniamo catapultati in un modo dove la retorica e l'oratoria la fanno da padrone.

Si perchè il film è un lunghissimo dialogo, un esempio di film politico discorsivo dove soprattutto i personaggi di Nero, Matteotti, e Adorf, Mussolini, hanno i momenti più interessanti e affascinanti (tra l'altro bravissimi entrambi con menzione speciale per un Adorf che non ti aspetti).

e tutti questi dialoghi scritti splendidamente sono la vera forza del film, catturano appassionano e fanno capire più di quanto scritto. lodevole anche la costruzione dei personaggi.

un film che deve la sua forza ad una grandiosa scrittura, anche se per i gusti attuali può risultare lento e compassato, ma in realtà è imprescindibile del genere.

da qui


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