ad Ascoli Piceno i fascisti imperversano, Luciano (Riccardo Scamarcio), fascista non militante, assume nel ristorante Anna (Benedetta Porcaioli), un'ebrea in fuga.
lui la protegge dai fascisti in camicia nera, finchè può.
bravi i due protagonisti, Riccardo Scamarcio di più.
buona visione - Ismaele
QUI si può vedere il film completo, su Raiplay
…Un film di impianto classico attraverso il quale Giuseppe Piccioni racconta
una pagina tragica della nostra storia e un amore difficile e appassionante, capace però di sovvertire gli ideali
più forti e biechi, fronteggiando i più grandi pericoli. Un film nel quale
grandi protagonisti sono gli sguardi, le diverse angolazioni della realtà, tra
l’apparenza di un regime votato all’ordine e all’armonia, e la realtà delle
leggi razziali, dell’intolleranza e della violenza. Tra chi come Luciano
guardando attraverso la vetrina del suo ristorante si nasconde e finge di non
vedere, e chi come Anna vede chiaramente la realtà piano piano sgretolarsi, il
futuro lastricato di sangue e morte. “Chissà perché non vedo le cose che
vedete voi”, chiede a Luciano verso il quale capirà subito di provare un
sentimento, ricambiata a sua volta…
…Una certa raffinatezza di scrittura cinematografica,
elemento di riconoscibilità per una personalità autoriale toccata
talvolta dalla grazia, riscatta alcuni passaggi narrativi più convenzionali e
una regia che cede il passo ad un andamento televisivo, con la lunga durata più
adatta a uno sceneggiato che alle esigenze di un Kammerspiel, come lo ha
definito il regista (aggiungeremo concentrico e concentrato, visto il passaggio
piazza-ristorante-cantina). Ed essendo il cinema di Piccioni fatto anche di
parole e di attori, non si possono ignorare le prestazioni di Riccardo
Scamarcio, la cui fissità in questo caso rende bene il contrasto con
le accelerazioni di quello che accade e scorre davanti agli occhi enormi e
spalancati di Luciano, e soprattutto Benedetta Porcaioli:
il modo in cui equilibra certi impulsi da eroina battagliera e protofemminista
(forse un po’ troppo contaminata da suggestioni e riflessioni contemporanee per
essere completamente credibile come ragazza di quel tempo) , con l’ambiguità di
una seduzione giocata prima per spirito di sopravvivenza e poi per autentica passione
, ne fanno un’interprete carismatica e versatile per molti altri sguardi
sulle donne, in un cinema italiano asfittico da questo punto di vista e dove
proprio Piccioni si è sempre distinto per varietà e
complessità…
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