una riunione di condominio nella quale tutti i partecipanti danno il meglio, anzi il peggio di sè.
basta poco per scatenare quello che si ha dentro, per immaginare i pericoli più grandi per tutto il condominio.
le cose poi evolvono in modo soprendente, vedere per credere.
il film è tutto girato in una stanza (i costi di produzione del film sono stati bassi) e resta avvincente fino alla fine, gli attori sono bravi tutti (ma sopratutto Chiara Lago, che ho visto anche in altri film, qui e qui).
buona riunione di condominio a tutti, al cinema - Ismaele
…Ci sono soprattutto due inquadrature rivelatrici.
La prima è quasi una foto d'insieme dove manca solo il padrone di casa. Nella
seconda invece i vicini sono separati in due gruppi. Potrebbero essere
soggettive deformate di Alberto. Oppure piani fissi che, in momenti diversi,
segnano delle decisive tappe narrative del film. Da qui La riunione di
condominio si differenzia soprattutto da un cinema d'impostazione
teatrale a cui può essere accostato soprattutto nei movimenti dei personaggi in
un unico spazio e nel modo in cui si ripete una situazione come quella della
corrente che salta.
Santiago Requejo, regista spagnolo al terzo lungometraggio dopo Abuelos del
2019 e No puedo vivir sin ti del 2024 (disponibile su
Netflix in più di venti paesi che ha anche raggiunto il primo posto nella top
10 dei film non in lingua inglese), esaspera infatti i diversi contrasti tra i
protagonisti soprattutto negli scontri tra due personaggi, come quello tra
Fernando e Lucas, il più giovane tra gli inquilini che è accusato di essere
'figlio di papà'.
Di ognuno di loro il cineasta, anche sceneggiatore, oltre al modo di pensare,
rivela anche i segreti personali più nascosti o dolorosi. Ci sono dei momenti
più riusciti, soprattutto quello in cui Nuria (incisiva l'interpretazione di
Clara Lago) mette a nudo la propria condizione davanti ai vicini mostrando la
scatola di "Olanzapina" che prende per il trattamento della sua
schizofrenia. Si tratta di una scena drammaticamente incalzante, che crea anche
un leggero squilibrio ma funziona proprio per il fatto che riesce a
smuovere La riunione di condominio dalle zone stagnanti di
una satira sociale che procede senza particolari scossoni…
…Dalle relazioni al vestiario, passando per il fisico e
per un generale atteggiamento di over-analyzing a posteriori, La riunione di condominio sfrutta un classico
“effetto valanga” per svelare altarini, dissapori e vecchi rancori, con
l’intento di ragionare – apertis verbis e con una buona dose di ironia – su ciò
che il sentire comune ha l’ardire di definire normalità – “Sedetevi, forza, come se foste normali!”. E, sebbene
l’opera di Requejo non abbia probabilmente il passo per reggere gli sbalzi
tonali che cerca in più di un frangente (i momenti comici sono decisamente più
indovinati dei rari squarci su difficoltà economiche e solitudine sociale), un
ultimo colpo di reni regala però un finale che, riuscendo a schivare la più
semplice delle risoluzioni possibili, restituisce l’immagine di un’umanità
sconfitta e abbandonata a se stessa.
…Nel passaggio al
lungometraggio, oltre alle succitate trasformazioni di natura formale, il
regista Santiago Requejo (quarantenne originario
dell’Estremadura, questo è il suo terzo film) compie diverse scelte sulla carta
interessanti.
In primo luogo
approfondisce la psicologia dei personaggi che assumono tutti una loro
specifica identità, col comune risultato che nessuno di loro si salva, che
dietro le loro innumerevoli fobie, la loro paura da contatto con il diverso,
nascondono problemi che emergono a poco a poco, al punto che presto o tardi lo
spettatore non può fare a meno di domandarsi: ma chi è qui il matto? ciascuno
di loro o per l’appunto il prossimo inquilino contumace? Inutile dire che questa
impostazione si rivela un po’ meccanica: possibile che tutti ma proprio tutti
siano così messi male? La donna sola dimenticata da tutti, la madre abbandonata
con figlia adolescente, il figlio di papà, alternativo e dedito agli
stupefacenti, la suddetta ragazza schizofrenica, il tassista fascista e
puttaniere, il professore che dietro la sua patina di eleganza (è quello
vestito meglio di tutti) è un campionario di tutti peggiori pregiudizi…
…La película de Requejo no deja de recordar a una obra teatral pero
con la perfecta adaptación del lenguaje cinematográfico, y sus actores son sin
duda el gran atractivo de esta película tan lograda. Los arcos de sus
personajes están perfectamente construidos y todas las interpretaciones son
dignas de ser consideradas para un Goya, destacando a Gonzalo de Castro (¿Quién es quién?),
Tito Valverde (Asalto al Banco Central) y sobre
todo a una descomunal y brillante Clara Lago (Un lío de millones),
que nos brinda lo que seguramente es su mejor papel hasta la fecha, despuntando
por encima de todo el elenco.
Votemos es una de las propuestas más frescas,
sorprendentes y ante todo estimulantes de este año, combinando a la
perfección la comedia y el drama, y contando con un elenco de actores
absolutamente estelar.
Hanno copiato da me?!? Ahahah https://francobattaglia.blogspot.com/2025/09/il-caso-volle.html
RispondiEliminanel film ci sono anche le telecamere di sorveglianza:)
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