lunedì 24 novembre 2025

Heaven Knows What - fratelli Safdie

una storia d'amore e tradimenti del mondo dei tossicodipendenti a New York, Harley (Arielle Holmes), con tutti i casini del mondo, è innamorata di Ilya (Caleb Landry Jones), ma la testa di Ilya è davvero poco affidabile.

il ritmo del film è nervoso, a momenti indiavolato, Harley non riesce a fare a meno di Ilya, riesce anche a convincerlo ad andare via da New York, ma...

un film che merita, i due fratelli registi sono bravi.

buona (drogata) visione - Ismaele 

 

QUI si può vedere il film con sottotitoli italiani


 

…C’è molta realtà dunque alla base di Heaven Knows What, e si vede. Trasuda da ogni immagine, che appare quasi rubata da un’esistenza urbana fatta di incontri e piccoli espedienti utili a sopravvivere e a rimediarsi una dose di eroina. La disperata storia d’amour fou non è però qui soltanto con la droga, essa si incarna anche nella passione malsana di Harley (questo è il nome del personaggio cui dà vita a Holmes) per un compagno di strada, il tenebroso Ilya (l’attore Caleb Landry Jones).
Ma questa macro-narrazione non va a inficiare l’unitarietà né lo scabroso realismo di Heaven Knows What, i due autori riescono infatti a mantenerla sullo sfondo (la coppia è insieme solo in pochi lacerti del film), e lì si posizionano anche loro, con la loro macchina da presa e un potente teleobiettivo, per catturare, senza interferirvi, ogni istante di un’esistenza frenetica, affamata di affetto oltre che di eroina, pulsante vitalità nonostante la costante esposizione alla morte.

Un desiderio smodato altrettanto addictive è quello che spinge Ben e Joshua Safdie a omaggiare con estrema discrezione nel film il loro bagaglio cinefilo e musicofilo. Sul versante audio Heaven Knows What colpisce duro tanto quanto le sue immagini, associandovi le note distorte dei synth del compositore giapponese Isao Tomita e sparandole a un volume quasi insostenibile. Si segnala poi una gustosa citazione di un musicista sufficientemente maledetto: Harley durante una sosta ad un internet point viene infatti sorpresa intenta a visionare un video di Burzum, compositore norvegese black metal, appassionato dell’occulto, nonché omicida…

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Realismo esasperato e schizzato, che si riflette nella regia energica e negli stacchi frenetici di una macchina che non molla i suoi protagonisti e li segue anche e soprattutto quando i reciproci corpi si sfiorano o si battono in duelli corpo a corpo rabbiosi e furenti. Una colonna sono adeguatamente schizzata ed elettronica di rock duro tutto percussioni e suoni allucinati riesce a rendere visivamente concreto il delirio senza fine di un labirinto dal quale uscirne risulta quasi impossibile. Non sappiamo veramente se Arielle, raccontandocelo in prima persona, ci stia assicurando che per lei l'uscita dal tunnel è avvenuta, ma il fatto di vederla percorrere i propri passi nel delirio della discesa agli inferi ci incute una certa impressione, nell'ambito di un film che disturba e dunque coglie nel segno.

da qui

 

es un irritante acercamiento al subgénero de los drogadictos y la crónica urbana como protagonistas, contando una historia de amor y desamor en las calles de Nueva York que sigue todos los previsibles pasos de un manual de guionista principiante. El potencial de la idea se diluye en feísmo visual y música atronadora. Buscan impactar al espectador a cañonazos, sacudir su ánimo e implicarle en la historia para que sienta lo que Harley, alter ego de Holmes, experimenta cada jornada. Pero ese recurso no siempre funciona. En Heaven knows what, por ejemplo, lo que hace es poner de los nervios. Y un espectador frustrado no es el mejor amigo de una propuesta que ante todo quiere ser honesta. El problema es que esa honestidad tiene más cálculo que de espontaneidad, es una operación donde los elementos están muy claros, así como las intenciones y los resultados deseados. Que no son los obtenidos, ni de cerca. Ganadora del Premio a la Mejor actriz (ex-aequo) en la pasada edición del Festival de Sevilla de Cine Europeo, algo que se entiende más que nada como recompensa a Holmes por haber superado esa parte de su pasado, la película ve reducido su pretendido impacto porque dramas así han sido ficcionados muchas veces en pantalla…

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