una storia d'amore e tradimenti del mondo dei tossicodipendenti a New York, Harley (Arielle Holmes), con tutti i casini del mondo, è innamorata di Ilya (Caleb Landry Jones), ma la testa di Ilya è davvero poco affidabile.
il ritmo del film è nervoso, a momenti indiavolato, Harley non riesce a fare a meno di Ilya, riesce anche a convincerlo ad andare via da New York, ma...
un film che merita, i due fratelli registi sono bravi.
buona (drogata) visione - Ismaele
…C’è molta realtà dunque alla base di Heaven Knows What, e si vede. Trasuda da ogni
immagine, che appare quasi rubata da un’esistenza urbana fatta di incontri e
piccoli espedienti utili a sopravvivere e a rimediarsi una dose di eroina. La
disperata storia d’amour fou non è però qui soltanto con la droga, essa si incarna
anche nella passione malsana di Harley (questo è il nome del personaggio cui dà
vita a Holmes) per un compagno di strada, il tenebroso Ilya (l’attore Caleb
Landry Jones).
Ma questa macro-narrazione non va a inficiare l’unitarietà né lo scabroso
realismo di Heaven Knows What, i due
autori riescono infatti a mantenerla sullo sfondo (la coppia è insieme solo in
pochi lacerti del film), e lì si posizionano anche loro, con la loro macchina
da presa e un potente teleobiettivo, per catturare, senza interferirvi, ogni
istante di un’esistenza frenetica, affamata di affetto oltre che di eroina,
pulsante vitalità nonostante la costante esposizione alla morte.
Un desiderio smodato altrettanto addictive è
quello che spinge Ben e Joshua Safdie a omaggiare con estrema discrezione nel
film il loro bagaglio cinefilo e musicofilo. Sul versante audio Heaven Knows What colpisce duro tanto quanto
le sue immagini, associandovi le note distorte dei synth del compositore
giapponese Isao Tomita e sparandole a un volume quasi insostenibile. Si segnala
poi una gustosa citazione di un musicista sufficientemente maledetto: Harley durante una sosta ad un internet
point viene infatti sorpresa intenta a visionare un video di Burzum,
compositore norvegese black metal, appassionato dell’occulto, nonché omicida…
…Realismo esasperato e schizzato, che
si riflette nella regia energica e negli stacchi frenetici di una macchina che
non molla i suoi protagonisti e li segue anche e soprattutto quando i reciproci
corpi si sfiorano o si battono in duelli corpo a corpo rabbiosi e furenti. Una
colonna sono adeguatamente schizzata ed elettronica di rock duro tutto
percussioni e suoni allucinati riesce a rendere visivamente concreto il delirio
senza fine di un labirinto dal quale uscirne risulta quasi impossibile. Non
sappiamo veramente se Arielle, raccontandocelo in prima persona, ci stia
assicurando che per lei l'uscita dal tunnel è avvenuta, ma il fatto di vederla
percorrere i propri passi nel delirio della discesa agli inferi ci incute una
certa impressione, nell'ambito di un film che disturba e dunque coglie nel
segno.
…es un irritante acercamiento al subgénero
de los drogadictos y la crónica urbana como protagonistas, contando una
historia de amor y desamor en las calles de Nueva York que sigue todos los
previsibles pasos de un manual de guionista principiante. El potencial de la
idea se diluye en feísmo visual y música atronadora. Buscan impactar al
espectador a cañonazos, sacudir su ánimo e implicarle en la historia para que
sienta lo que Harley, alter ego de Holmes, experimenta cada jornada. Pero ese
recurso no siempre funciona. En Heaven knows what, por ejemplo, lo
que hace es poner de los nervios. Y un espectador frustrado no es el mejor
amigo de una propuesta que ante todo quiere ser honesta. El problema es que esa
honestidad tiene más cálculo que de espontaneidad, es una operación donde los
elementos están muy claros, así como las intenciones y los resultados deseados.
Que no son los obtenidos, ni de cerca. Ganadora del Premio a la Mejor actriz
(ex-aequo) en la pasada edición del Festival de Sevilla de Cine Europeo, algo
que se entiende más que nada como recompensa a Holmes por haber superado esa
parte de su pasado, la película ve reducido su pretendido impacto porque dramas
así han sido ficcionados muchas veces en pantalla…
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