domenica 31 agosto 2025

Regno Unito, la polizia arresta lo sceneggiatore di Ken Loach, Paul Laverty, per una maglietta contro il genocidio

                                  Paul Laverty. Foto: BBC films

 Lo sceneggiatore di Io, Daniel Blake è stato arrestato perché indossava una maglietta con la scritta Genocidio in Palestina, è ora di agire

La polizia ha arrestato lo sceneggiatore di Io, Daniel Blake, Paul Laverty perché indossava una maglietta con la scritta Genocidio in Palestina, è ora di agire.

L’arresto è avvenuto nella capitale della Scozia Edimburgo durante una protesta contro l’appoggio del governo del Regno Unito ad Israele nel corso del genocidio a Gaza.
Lunedì scorso un annuncio su X a nome del regista di Io, Daniel Blake Ken Loach e della sua società di produzione Sixteen Films, ha confermato l’arresto di Laverty.
Paul Laverty si trova attualmente trattenuto in custodia nella stazione di polizia di St. Leonard di Edimburgo, presumibilmente a causa del sostegno a Palestine Action, scrive la nota sulla piattaforma social.
Un portavoce della polizia scozzese ha dichiarato: ”In seguito ad una protesta di fronte alla stazione di polizia di St Leonard lunedì 25 agosto 2025 un uomo di 68 anni è stato arrestato in base al Terrorism Act 2000 per aver espresso sostegno ad un’ organizzazione messa al bando. Le indagini proseguono”.

A luglio il Regno Unito ha messo al bando l’organizzazione Palestine Action, un gruppo di protesta che avrebbe presuntamente preso di mira fabbriche di armi e attrezzature militari in una serie di episodi di azione diretta.
Esprimere o sollecitare il sostegno a Palestine Action nel Regno Unito è un crimine punibile con la detenzione fino a 14 anni, in base al Terrorism Act 2000.
L’11 agosto sono state arrestate più di 500 persone, in maggioranza sopra i 50 anni, per presunto sostegno all’organizzazione mentre partecipavano ad una protesta che chiedeva al governo di togliere il bando. Decine di altre sono state arrestate in altre proteste nel Paese.
Volker Turk, alto commissario ONU per i diritti umani, a luglio ha detto che la decisione del Regno Unito di mettere al bando l’associazione di attivisti in quanto organizzazione terrorista era sproporzionata e non necessaria ed ha chiesto che la definizione venisse revocata.
Ha affermato: “La legislazione antiterrorismo interna al Regno Unito definisce gli atti terroristici così ampiamente da includere ”gravi danni alla proprietà”.
“Ma, in base agli standard internazionali, gli atti di terrorismo dovrebbero essere circoscritti ad atti criminali finalizzati a provocare morte o gravi ferite o la presa di ostaggi, con lo scopo di intimidire una popolazione o costringere un governo ad intraprendere o meno una certa azione”.
”È un travisamento della gravità e dell’impatto del terrorismo ampliarne la definizione al di là di quei precisi limiti, per includere ulteriori condotte che costituiscono già un reato in base alla legge”.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)

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