forse ci sono cose già viste, dirà qualcuno.
ma a noi non importa, quello che interessa è il come si sviluppa la storia.
Zach Cregger, nel suo primo lungometraggio, gira una storia avvincente, senza lasciare respiro.
ottima protagonista Georgina Campbell (già vista in Black Mirror), come pure Keith, ma tutti sono bravissimi.
alla fine il povero mostro fa tenerezza, Airbnb no.
un film che convince, promesso.
buona (casalinga) visione - Ismaele
QUI si può vedere il film completo, su Raiplay
Ci sono film alla cui visione bisognerebbe
approcciarsi senza conoscere nulla a proposito della trama. Questo perché, in
un mare magnum di remake, reboot e revival, di opere che ormai ci sembrano
realizzate tutte con lo stampino, è facile dimenticarsi che il cinema ha ancora
la capacità di raccontare storie interessanti in grado di regalare un’emozione
concreta allo spettatore, che non si esaurisce nell’attimo stesso in cui si
riaccendono le luci della sala e si ritorna alla propria vita, ma che prima diventa
un sentimento spesso incapace di abbandonarci (a volte per ore, a volte anche
per giorni) e dopo, una volta interiorizzato, si trasforma in una preziosa
occasione di riflessione.
Al di là di quanto possano essere positivi,
negativi o contrastanti le emozioni e i sentimenti che scaturiscono a seguito
della visione di un film, non bisognerebbe mai dimenticare che è proprio
nell’esperienza più ostica o all’apparenza più incomprensibile – almeno
nell’ottica di chi scrive – che spesso si nasconde proprio quello che in fin
dei conti dovremmo pretendere sempre da chi ha scelto di raccontarci una
storia: la capacità di renderci degli spettatori attivi e non dei meri fruitori
passivi, che vogliono lasciarsi coinvolgere e sconvolgere, che vogliono credere
di avere la soluzione a portata di mano quando sperano ardentemente di essere
smentiti e di rimanere destabilizzati; che vogliono farsi domande pur
consapevoli che forse non riusciranno mai ad avere tutte le risposte che
cercano…
Il film cattura subito l'attenzione, immergendo lo
spettatore nella storia e nel mistero. Segue i canoni classici del genere
(porta segreta, mistero sepolto, indagine) e si lascia guardare con piacere.
Tuttavia, i personaggi risultano poco credibili e
la trama presenta diversi elementi forzati. Anche la casa, fulcro della
narrazione, non impressiona, e il fatto che gran parte della storia si svolga
al suo interno limita l'impatto visivo.
Con il progredire del film, emergono buchi e
incongruenze nella sceneggiatura, segno di una progettazione non del tutto
riuscita.
Da quanto ho compreso, il film è nato come un
esperimento e ha guadagnato gradualmente attenzione fino ad arrivare al cinema.
L'idea di base è interessante, e il prodotto si salva, ma rimane la sensazione
di qualcosa di incompiuto o grezzo.
Peccato.
da qui
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