Tre Film Al Giorno, Tre Libri Alla Settimana, Dei Dischi Di Grande Musica Faranno La Mia Felicità Fino Alla Mia Morte. (François Truffaut)
giovedì 6 giugno 2013
Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution (Agente Lemmy Caution, missione Alphaville) - Jean-Luc Godard
è un film di
fantascienza, ma non ci sono effetti speciali, non servono, la fantascienza sta
nelle parole, nei comportamenti, nella poesia.
un po' "1984", un po' "Fahrenheit 451", un
film unico, vedere per credere - Ismaele
…InAlphaville, personale eorwellianarilettura della fantascienza orchestrata da Godard a partire dalle
suggestioni poetiche deLa capitale
de la douleurdi Paul Eluard, tutto è
rinnovato senza che nulla possa essere considerato lontanamente nuovo: Lemmy
Caution, il protagonista, all'epoca è un personaggio noto a tutti gli amanti
della letteratura gialla, e in Francia ha già avuto diverse trasposizioni sullo
schermo, tra l'altro sempre interpretato da EddieConstantine; il professor Von Braun non solo rimanda a Wernher von
Braun, ma quando Lemmy Caution lo chiama per nome si riferisce a lui come
Nosferatu; il pastiche visivo architettato da Godard è perfettamente in linea
con le sperimentazioni già affrontate – anche con maggior rigore – a partire da
Fino all'ultimo respiro; la stessa città di Alphaville, entità apparentemente
extraterrestre, non è altro che Parigi. Godard scardina dunque le resistenze
del genere per dare corpo a un viaggio altro, realmente alieno e forse
destinato a consumarsi “al termine della notte”, come suggerisce il
protagonista in una delle battute più celebri citando Louis-Ferdinand Céline:
chi in questo bailamme visivo e archetipico ha voluto vedere la prova
definitiva dell'incompatibilità tra il cineasta francese e la fantascienza,
dimostra davvero di non essere in grado di spingere il proprio sguardo al di là
dello steccato. Se il ritmo e la messa in scena dell'azione diAlphavillerisultano perfino rozzi nella propria plasticità espressiva, è perché
solo nella ripetizione scarna e basica del già visto Godard può rifondare gli
stilemi di un cinema troppo abituato alla propria medietà per riuscire a
comprendere la salvifica iniezione di alterità che viene proposta…
…Alphavilleis science fiction
without special effects. Godard couldn’t afford them in 1965 or ever, but he
probably wouldn’t have wanted them even if he’d had unlimited financing. His
whole theme, imagination versus logic, is consistent with his deployment of
Paris as it was in the ’60s—or at least, those portions of Paris which struck
Godard as architectural nightmares of impersonality. Sub-Nabokovian jokes on
brand names abound. There is much talk of societies in other galaxies, but
their only manifestation is the Ford Galaxy that Eddie Constantine’s Lemmy
Caution (a low-rent French version of Sam Spade and Philip Marlowe) moves about
in. Most ofAlphavilleis nocturnal or claustrophobically
indoors. Yet there is an exhilarating release in many of the images and camera
movements because of Godard’s uncanny ability to evoke privileged moments from
many movies of the past…
Grazie, prego, arrivederci... ;) Grande Godard e la sua personale visione della fantascienza. Decisamente avanti per l'epoca!
RispondiEliminarisposta telegrafica fantascientifica, Frank ViSo:)
RispondiEliminasecondo me è avanti anche per adesso, chi si tratterrebbe a vedere un film di fantascienza senza 3D e senza effetti speciali?