domenica 5 ottobre 2014

Boxtrolls - le scatole magiche - Graham Annable, Anthony Stacchi

dopo "Coraline" e "Paranorman" ecco un altro gioiellino della stessa casa di produzione, la Laika.
il film non è da meno degli altri, e quindi è bellissimo.
una bella storia, anche politica, come altro definire lo svelamento della politica della paura, nel film (Colin Powell, con la sua fialetta, all'Onu, docet)?
e i "cattivi" che credono di essere buoni?
e infatti alla fine, se uno sta attento, si canta "Little boxes", che nel tempo fu cantata da Pete Seeger (qui) e da Victor Jara (qui), dove si canta di tutt'altre boxes.
la colonna sonora è di Dario Marianelli, pisano, che ha fatto le musiche di tanti film, come "V per vendetta", per dirne uno (qui).
e aspettate di leggere tutti i titoli di coda, c'è una splendido dialogo su filosofia e di vita.
il cinema vi aspetta, nessuno resterà deluso - Ismaele




Le tematiche affrontate son tantissime, dall'abbandono al concetto di famiglia di fatto, dalla paura del diverso all'accettazione, dalla lotta di classe alla scoperta degli affetti.
Ma la magia vera è alla fine.
Anzi, dopo di essa.
Già i titoli di cosa valgono di per sé.
Ma poi, dopo, finiti i titoli c'è un'ultima appendice.
E non vi nascondo che la solita lacrima malandrina mi è uscita fuori.
Perché in quell'appendice non c'era soltanto l'anima di questo film, ma di tutti questi film.
Ringrazio il cielo di non essermi alzato dalla poltrona.

Prima ancora di essere un gioiellino animato, BoxTrolls – Le scatole magiche è una buona storia, mai pedante o stancamente didascalica, frizzante ma non superficiale, perfettamente calibrata per un pubblico giovane. BoxTrolls veicola concetti interessanti e più che condivisibili, spingendo i piccoli spettatori ad andare oltre le apparenze, oltre l’abito, oltre le convenzioni. Ed ecco allora le tube bianche e le tube rosse, i ruoli prestabiliti, l’apparente minacciosità dei boxtroll, la divertente Madame Fru Fru. E poi l’incomunicabilità, non drammatizzata ma efficace, tra un padre distratto e una figlia in cerca di un briciolo di attenzione….

Lo interesante es que, a diferencia de las obras anteriores, y como lo comenta el maestro animador Travis Knight en las notas de prensa, en lugar de contar historias contemporáneas con pinceladas de elementos sobrenaturales, "The Boxtrolls" es una película de época, además de ser una mezcla de historia de detectives, comedia absurda y aventura 'steampunk' en la que confluyen las influencias de Charles Dickens, Roald Dahl y Monty Python. De ese modo, ver el filme en pantalla grande y con los lentes respectivos resultará probablemente una experiencia digna de recuerdo para cualquier espectador que se sienta atraído por estas referencias culturales…
da qui

7 commenti:

  1. Questi son fenomeni.
    E riescono sempre, vabbeh, Coraline a parte che è e resta storia nerissima, a fare un mix incredibile tra divertimento, impegno, emozione e bellezza visiva.
    C'è un solo rischio però Francesco, che inizino a fare troppe cose una simile all'altra.
    Il prossimo devono cambiare genere, per forza

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    1. se fanno sempre cose da dieci andrà sempre bene, no?
      se cambiano avranno la lode :)

      ps: ma chi è Francesco?

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    2. Ma che me fai la supercazzola?? :)

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  2. Eh eh, la supercazzola è storia.

    M no dai, quinto posto totale e quinto/sesto nella media per sala, c'è di peggio :)

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  3. Ho detto una cavolata sulla media, ho visto il dato del film sopra, hai ragione

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  4. in realtà l'abbiamo visto in pochi, me ne sono accorto il vemerdì alle 19, in sala eravamo 8 persone :(

    noi facciamo buona pubblicità, ma così va il mondo

    (ti devo scrivere qualcosa nei commenti al post del cinema Zenith, lo farò presto)

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  5. Noi credo 12.

    Per il resto come e quando vuoi, ciao!

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