venerdì 19 luglio 2013

Gorbaciof – Stefano Incerti

Toni Servillo fa Toni Servillo, e lo fa bene, potrebbe (non) fare il testimonial contro la dipendenza del gioco d'azzardo.
truccato come una maschera del teatro giapponese, o forse è così davvero, la fine assomiglia a quella de "Le conseguenze dell'amore",  una donna resta in inutile attesa, il caso (se esiste) ha vinto.
un film con Toni Servillo, come perderlo? - Ismaele



Interpréter Gorbaciof est une entreprise périlleuse, tant le personnage est taillé à la serpe. Incarner un homme d’une telle envergure est un véritable défi de composition qui peut très facilement déraper vers la parodie caricaturale et vulgaire. En résumé, c'est là un rôle en or pour Toni Servillo ! Très grand acteur de théâtre, il est plus connu en France pour être un des acteurs fétiches de Paolo Sorrentino (« Il Divo », « L’uomo in più »). Homme aux mille visages, il s'imprègne de ses personnages comme s'il avait toujours vécu comme eux, au point de changer physiquement. D’ailleurs cela surprend toujours de voir l’acteur au naturel, tant il est différent dans chacun de ses films. “Gorbaciof” apparaît alors comme le film idéal pour décliner toutes les facettes de son talent… à se demander si le film n’a pas été spécialement écrit pour lui. Malheureusement, malgré une fin originale, le scénario n’est pas à la hauteur de son interprète. “Gorbaciof” est donc un film à voir... principalement pour Toni Servillo!

Gorbaciof parla poco. Mi Yang viene dalla Cina e parla solo cinese. Sono proprio una bella coppia. Gorbaciof lavora nell’amministrazione di un carcere, ha il vizio del gioco e per pagare le perdite sottrae – temporaneamente - del denaro dalle casse del carcere. Il giro però si deve interrompere e Gorbaciof deve risolvere un problema più grande di lui. Nonostante i suoi problemi riesce ad innamorarsi della ragazza cinese. E’ proprio con lei vuole creare il suo piccolo mondo per uscire dalla sua mediocrità, anche lui vuole una vita: vuole prendere l’aeroplano e fuggire con lei. Gorbaciof non è Stefano Incerti, Gorbaciof è solo ed unicamente Toni Servillo. Incerti è inutile. Il film potrebbe dirigerlo chiunque. Il problema del film subentra quando non veniamo il ghigno di Gorbaciof – scontroso impiegato del carcere – ma vediamo Servillo che fa Gorbaciof – scontroso impiegato del carcere. Il suo ruolo è superiore a quello di un attore. Qui l’attore non è un significante è tutto il film. Questo da un grande beneficio alla storia, bella e tragica, ma meno alla pellicola nel suo complesso. Gli applausi alla fine sono tanti, ma tutti per l’eroe. Gli altri vanno nella sua scia inconsapevoli della incombente tragedia.

Pellicola decisamente monotona, che ha dei momenti di vuoto paurosi. Come si diceva prima, se non ci fosse stato Servillo presente, con le sue maschere e movenze risolute, non ci sarebbe stato alcun motivo per seguire questo lavoro che Incerti aveva in cantiere da parecchio tempo. Partendo da un titolo molto curioso, il regista ha elaborato una vicenda che ci mostra le solite connotazioni della fauna umana napoletana (l'arrangiarsi con i sotterfugi e i traffici), condendola con molta malinconia perché il suo protagonista è un uomo silenzioso e schivo (il film è quasi muto, le parole dette sono pochissime), la fotografia è sempre oscura e il sogno d'amore disperato si vede come una chimera impossibile; purtroppo, però, la vicenda drammatica. che ha buoni elementi di base. non decolla mai veramente, si vive di sguardi e di azioni che paiono isolati da un contesto fluido di narrazione, si gira a vuoto e si «pesa» decisamente su chi guarda. Sembra che il prodotto voglia rivolgersi solo a chi vuole cercare un'estetica esasperata che mostri senza esplicare chiaramente, tipica del film che si specchia e si compiace con se stesso usando uno stile innegabilmente intrigante…
da qui

As she doesn’t speak Italian, their romance is based largely in gestures, and so it is through his kind treatment of her that the young woman gradually allows the besotted man to become a part of her life.  That she fully understands what he is saying when he suggests they run away together is doubtful, but to this end, Gorbaciof’s idealistic ideas lead him to taking ever greater and more illegal risks to be with the woman he loves.
Filmed around the streets of Naples with often dizzyingly fast camerawork, there is constant movement in most of the shots lending an anxious energy to the film overall.  The moments of stillness are experienced in the increasingly dangerous space around the card table, where excessive close-ups of cards and cash fetishise the players’ desperation for success.
A moody and fairly interesting character portrait, Gorbaciof reveals little that hasn’t already been covered in numerous other films, yet with another immersive performance from Servillo, it holds the attention in the same way as Napoli itself; blasting you with noise and constant movement, allowing you mere glimpses of romance and stillness beyond the blur!

4 commenti:

  1. Non ne ho un grande ricordo...
    Ma mi pare gli diedi più della sufficienza per, come dici te, la presenza di Servillo, sempre straordinario.
    Con un altro attore credo che sarebbe stato un film davvero dimenticabile, nè carne nè pesce.
    Di film di Servillo "minori" ti consiglio caldamente, sempre che non l'hai già visti, Una vita tranquilla e E' stato il figlio.
    Visti?

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  2. visti visti, i Servillo "minori" sono sempre da non perdere:)

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  3. Anch'io non ne ho un gran ricordo, mi è sembrato un film un po' azzoppato, uno di quei film che non riesce mai a coinvolgere. Ma con un Servillo incredibile, quasi irriconoscibile. Uno strano film.

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    1. a parte Sorrentino, è difficile ricordare i registi di Toni Servillo, poveri registi:)

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